Partizan Minsk – La lotta continua

Cosa succede attualmente nel Bielorussia lo sanno i meni nell’occidente. Contiunamente i giornalisti scrivono del presunto ultimo dittatore in Europa. Lukaschenko e il suo regime sembrano essere soltanto una scura pellicola per uno sviluppo distopia. Visto la violenza dello stato e le repressioni a fronte die protesti non si può immaginare che anche lì si gioca il calcio e che esiste una scena di tifosi vivace. Il livello sportivo può darsi più basso e le possibilità d’azionamento limitate. Eppure conviene uno sguardo nel Belorussia. Non fosse altro per conoscere l’associazione e i tifosi di Partizan Minsk.

Il club è stato fondato nel 2002 dopo l’unione dell’associaione della fabbrica die trattori (MTZ) e l’istituto per la formazione professionale (RIPO). Entro soltatno due campionati il club MTZ RIPO è salito dalla terza alla prima divisione e lì giocava con successo fino all’anno 2010. Poi il nome è stato cambiato. Partizan Minsk è retrocesso, ma è riuscito a risalire nel campionato seguente. In dicembre nel 2010 l’oligarca Vladimir Romanov ha finito il suo impegno. Ma non si trovava die nuovi sponsor. Per questo L’associazione ha dovuto terminare il gioco in gennaio del 2012. Il terzo febbraio Partizan Minsk ha perso la licenzia della prima divisione.

I tifosi hanno deciso di salvare il club e cominciavano una campagna di solidairetà internazionale. La rete Alerta li ha sopposto dall’inizio. Gli ultrà di St. Pauli, del SV Babelsberg, di Roter Stern Leipzig, Victoria Hamburg e Tennis Borussia Berlin hanno richiamto l’attenzione a Partizan Minsk hanno raccolto die soldi per la salvezza. Anche in Spagna e in Italia si impegnano per l’associazione belorussa. Il sostegno internazionale considera nel primo piano una delle poche scene di tifosi nell’Europa dell’est che lavorava nell’ambito del antirassismo e l’antifascismo

La campagna continua. Alla fine del mese marzo il club è stato rifondato e registrato come una nuova associazione. Adesso sono i tifos – in particolare i Rebel Ultras – che organizzano il gioco.

I/Le compagn* a Minsk hanno ancora bisogno di aiuto. Il loro impegno antirassista e antifascista è unico e importantissimo nella situazione difficilissima nel Belorussia. La lotta contiua – per una curva libera!